Siamo abituati a concepire i viaggi come una vacanza, per staccare dalla vita quotidiana e dal lavoro, meglio se in compagnia. Non tutti i viaggi hanno questo scopo, il viaggio è anche scoperta, riflessione, introspezione, e non solo una lunga lista di cose da fare nel più breve tempo possibile: eventi, musei, città, spostamenti. Quante volte ti è capitato di stressarti per organizzare un viaggio piuttosto che viverlo semplicemente come viene?
Non ho mai viaggiato da solo, se non per brevi spostamenti, ed in questi periodo ho deciso che fosse l’ideale per riscoprire il mio carattere e me stesso. Ho comprato un biglietto sola andata per Roma, e non ho prenotato nient’altro. Nessun Hotel, nessuno spostamento con orari prestabiliti se non il giorno prima. Ho viaggiato lentamente, seguendo esclusivamente i miei bisogni. Camminando nei giorni in cui mi andava e riposandomi nei momenti più duri. Affrontare un viaggio da soli può spaventarti all’inizio, chi non lo sarebbe? Poter contare esclusivamente sulle proprie forze fa paura a chiunque, ma se il tuo obiettivo è riscoprire e convivere pienamente con te stesso, fa assolutamente al caso tuo!
Nessun uomo è un’isola, ma allo stesso tempo penso sia molto utile trovare dei momenti in cui stare semplicemente soli. Abbiamo spesso concezione sbagliata della solitudine, come un qualcosa di infelice, da limitare a pochissimi momenti della giornata. In realtà solo chi non sa stare in solitudine si sente infelice, perché non conosce se stesso. La solitudine è la compagnia migliore che possiamo avere: la nostra. L’unica con cui dobbiamo convivere per tutta la vita.
In questo post, e nei prossimi che verranno dedicati al mio viaggio, ti racconterò questa avventura anche tramite le storie che ho realizzato su Instagram.
Senza dilungarci troppo nelle varie filosofie di viaggio, in cui ognuno trova il suo giusto equilibrio. Posso dirti che ho viaggiato da solo perché volevo mettermi alla prova. Ho seguito i miei tempi, i miei bisogni, e non quelli di un tour guidato. Ho deciso di non organizzare nulla. Ti sembrerà una follia, per come siamo abituati al controllo di tutto e di tutti, sembrerà pazzo partire e non aver prenotato un hotel. E forse lo è.
Sono partito da Roma, per poi visitare Firenze, Bologna e infine Pavia. In un viaggio lungo 13 giorni. In cui ho deciso la tappa successiva di volta in volta. In cui ho seguito unicamente al mio stato d’animo, alla mia voglia di esplorare, la mia necessità di stare in città o in mezzo alla natura.
Ogni mercoledì delle prossime settimane, vi racconterò un pezzetto di viaggio, come un diario. Non solo con le parole, ma con il linguaggio che più preferisco: la fotografia!