Da quando è stato presentato il nuovo iPhone 11, ho sentito pronunciare questa domanda spesso, anche grazie all’articolo di Repubblica dal titolo: “iPhone 11 Pro, la reflex in tasca”. Approfondiamo per gradi se uno smartphone di fascia alta (a prescindere che sia fotocamera iPhone o Android, useremo iPhone come riferimento) possa superare o competere con una reflex ed in quali casi.
Non tutte le reflex o mirrorless sono uguali
Le fotocamere (reflex o mirrorless, nella nostra valutazione non ci sono differenze) hanno diverse fasce di mercato che variano dall’entry level (fascia bassa, per amatori, nda), a quelle di fascia media, per poi passare alle semi-pro e professionali top di gamma. Se la domanda è l’iPhone ha superato le reflex, è come una reflex? Una prima risposta potrebbe esser: non proprio, ma quasi.
Per comprendere meglio il confronto, è necessario approfondire i casi in cui può esser utile e i casi in cui non può esser paragonato ad una reflex. Vediamoli insieme uno per uno.
Fotocamera iPhone vs. Reflex fascia media e pro
Un professionista acquista in media da 3.000€ a più di 10.000€ di attrezzatura per intraprendere il suo lavoro come fotografo o videomaker. In questo budget rientrano i corpi macchina professionali e gli altrettanti obiettivi professionali, spesso molto più costosi della reflex in sé. Qui la risposta è ovvia, se vogliamo farli competere: l’iPhone non è uno strumento fotografico professionale. Per quanto venga definito pro, non lo è materialmente.
Di cosa sto parlando? Lenti intercambiabili, dimensione del sensore, sistema di filtri, flash controllabili da remoto, più tutta una serie di funzioni professionali tipicamente fotografiche come la modalità bulb, controllo da remoto dello scatto, le raffiche veloci, messa a fuoco istantanea, esposimetro preciso nel 99% delle situazioni, e potremmo andare a cercarne altre cento. Perciò, un iPhone può sostituire una macchina fotografica professionale? NO. Abbiamo una prima parte della risposta. Ma andiamo avanti, dopo questo piccolo approfondimento.
Perché la dimensione del sensore conta più dei megapixel?
La dimensione del sensore determina la quantità di luce che la fotocamera utilizza per creare un’immagine. In termini molto semplici, i sensori fotografici sono formati da milioni di punti sensibili alla luce (fotositi) che servono per registrare le informazioni di ciò che viene visto attraverso l’obiettivo. Pertanto, è ovvio che un sensore più grande possa ottenere più informazioni di uno più piccolo e produrre immagini migliori.
La dimensione del sensore è, pertanto, un parametro fondamentale da guardare quando si acquista una fotocamera in quanto incide sulla qualità dell’immagine, sulla profondità di campo, sulla quantità di rumore e sulla lunghezza focale delle lenti. I sensori sono, per convenzione, misurati in pollici.
Fonte: https://fotografiaartistica.it/sensore-in-fotografia-dimensioni-e-qualita-dellimmagine/
iPhone vs. Reflex fascia media, fascia bassa
Con la consapevolezza che l’iPhone non viene acquistato esclusivamente per il comparto fotografico, facciamo finta che sia così.
Un iPhone 11 pro costa circa 1.200€ e offre tre tipologie di lenti: ultra-grandangolare, grandangolare, e tele. Se volessimo replicare lo stesso comparto fotografico con lo stesso budget cosa potremmo acquistare?
– Canon entry-level (4000D + Kit 18-55mm, 270€);
– Obiettivo Canon ultra-grandangolare (10-18mm, 239€);
– Obiettivo Canon tele (50mm, 119€);
– Obiettivo Sigma zoom (per incrementare la qualità rispetto al kit, 17-70mm, 409€);
Avanzerebbero circa 200€ da utilizzare per un treppiede o per i filtri. A quasi parità di prezzo abbiamo da una parte uno smartphone e dall’altra un corpo macchina di fascia bassa con quattro lenti del corredo fotografico (che fanno la differenza più della reflex).
Quindi, cosa fa la differenza?
Se l’obiettivo è avere delle buone fotografie, in qualsiasi momento, in tutta comodità ed in maniera sporadica (magari solo quando sei in viaggio), ritengo sia più utile acquistare un iPhone 11 che portarsi dietro una reflex entry level con 4 lenti con tutto il peso e l’ingombro che ne consegue (anche perché se verrà usata in modalità AUTO ti regalerà delle fotografie identiche a quelle di uno smartphone).
Se il tuo obiettivo è apprendere il funzionamento di una reflex, avere una maggiore libertà espressiva (controllando il diaframma), conoscerne la modalità manuale, le tecniche, i primi pulsanti: in tal caso SI, un iPhone non potrà darti lo stesso feeling e la stessa esperienza d’apprendimento.
Vuoi diventare un fotografo?
Qual è lo scopo dei tuoi scatti e della strumentazione? Se le tue fotografie andranno esclusivamente online, sul tuo profilo social, un iPhone va benissimo e spesso si farà fatica a notare la differenza tra uno scatto realizzato con iPhone ed una reflex entry level. Ma se il tuo scopo è stampare su grandi formati (ad esempio) con un iPhone farai più fatica a realizzare una stampa decente più grande di 30cm (approssimativamente).
Per non parlare degli scatti in notturna con la fotocamera iPhone che, sempre a causa della piccola dimensione del sensore, non restituiscono immagini paragonabili ad una reflex di fascia medio-alta. Oppure per non parlare della post-produzione che su un file RAW di una reflex risulta esser più ottimale per il recupero luci/ombre o per la gestione del colore. [Questi sono due punti su cui comunque farò dei test prossimamente e ne riparleremo qui sul blog!]
SI o NO?
In conclusione, la fotocamera iPhone è come una reflex in tasca? Ha sostituito le reflex?
SI, ma (secondo me) solo quelle entry level. Le ha superate in comodità d’uso, facilità e immediatezza, qualità identica nella visualizzazione per web. L’iPhone supera una reflex entry level nel mondo digitale, fatto di piccoli schermi HD e di immagini dalla vita brevissima di qualche secondo.
Allo stesso tempo l’iPhone rimane in tasca se siete, o volete diventare, un fotografo professionista. Per tutti noi fotografi professionisti andrà benissimo per fare una chiamata o documentare un backstage di qualità.